LA VIGILANZA DI COOPERAZIONE AUTONOMA DOLOMITI
In base alla normativa tutte le società cooperative sono soggette, in ragione delle proprie specificità mutualistiche, a vigilanza biennale obbligatoria, esperita tramite le rispettive Centrali di rappresentanza (art. 45 Cost.; L.R. nr. 5/2008). Tale istituto, differenziandosi in modo significativo rispetto ai normali istituti ispettivi a carico di enti, prevede azioni non solo di tipo “ispettivo” (regolarità formali, conduzione legale della società, accertamento del rispetto delle norme obbligatorie), ma anche, e soprattutto, azioni atte a fornire agli organi di direzione e di amministrazione suggerimenti e consigli per migliorarne la gestione, il perseguimento dello scopo mutualistico e la democrazia interna, e ancora assistenza, supporto, diagnosi e possibili percorsi di risanamento/sviluppo/consolidamento, mediante una significativa interlocuzione con gli amministratori e i dirigenti della società. L’attività di vigilanza pertanto è finalizzata, in definitiva, a favorire un consapevole rafforzamento delle cooperative, sotto i profili strutturale, economico, finanziario, manageriale, e commerciale. Il tutto, ovviamente, nel rispetto di quel principio di “terzietà” che deve informare ogni azione di verifica. Dopo un periodo di rilevazione e di analisi della funzione di vigilanza, Cooperazione Autonoma Dolomiti ha avviato una nuova impostazione della funzione di vigilanza, improntata anche e soprattutto ad una diversa filosofia: si tratta di un nuovo sistema di diagnosi aziendale che verrà espletato in concomitanza con l’azione ispettiva vera e propria, diretto a fornire alla cooperativa nuovi e più significativi elementi per una più efficace azione di “aiuto” che spesso resta “nascosta” tra le pieghe della revisione. Inoltre, dopo la revisione vera e propria, la cooperativa sarà soggetta ad una verifica "informale" a metà biennio, per valutare i progressi, le nuove azioni intraprese, la rimozione delle eventuali irregolarità riscontrate, dando seguito all’azione revisionale “ordinaria”. I nostri revisori avranno pertanto modo di articolare nella modalità più consona alle caratteristiche e alle esigenze delle cooperative questa importante e delicata funzione, accompagnandola ad azioni concrete, quali il maggiore coinvolgimento della dirigenza delle società, la valorizzazione delle competenze aziendali, la ricerca di risposte concrete ad eventuali criticità che dovessero emergere. |
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